MAIS BIANCOPERLA
PRESIDIO SLOW FOOD
ETICHETTA NARRANTE
L’etichetta narrante è un progetto Slow Food e racconta il prodotto, chi lo produce e tutta la filiera.
LA VARIETÀ
Il mais biancoperla è una varietà italiana di mais bianco selezionata in Veneto più di 200 anni fa. Un cultivar ormai poco diffuso, soprattutto a causa delle rese di produzione molto basse, il cui nome deriva dal tipico colore biancoperlaceo dei suoi chicchi. La polenta che se ne ricava è dolce ed esalta le ricette di pesce della tradizione veneta, ad esempio seppie col nero o polenta e schie, i gamberetti grigi che si pescano nella laguna veneta o nel delta del Po; è ottima anche con verdure grigliate o spadellate e formaggi.
IL TERRITORIO
La coltivazione del mais biancoperla ha raggiunto la massima diffusione nella seconda metà dell’Ottocento, nei campi della pianura veneta orientale: lungo il fiume Piave e nelle provincie del trevigiano e del veneziano. I campi dell’azienda agricola Francesco De Tacchi si trovano nel Comune di Gazzo Padovano, località Grantortino, in provincia di Padova.
LA COLTIVAZIONE
La semina, con sementi autoprodotte, avviene intorno alla fine di marzo. Si coltiva su suoli misti di origine alluvionale, precedentemente fertilizzati con concimi organici ed inseriti in un piano di rotazione delle colture. Durante le prime fasi di vita della pianta si effettuano operazioni di sarchiatura al fine di togliere, mediante un sistema meccanico, le malerbe presenti sul campo.
LA RACCOLTA E LA TRASFORMAZIONE
La raccolta avviene attorno alla fine di agosto. Prima di entrare in campo con la mietitrebbia si procede ad una selezione manuale delle migliori spighe (che devono rispettare gli specifici caratteri della varietà) al fine di costituire le sementi per l’anno successivo. Dopo la raccolta la granella viene essiccata immediatamente e stoccata in appositi sili ventilati. Viene poi macinata in un antico mulino ad acqua e confezionata in atmosfera protettiva.